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Il segmento testuale Adami Rossi è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 6Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 9

Brano: [...]ere i nazifascisti alla resa. Il Comando della ” Viganò ", in accordo e con l'intervento del vescovo di Acqui, allacciò trattative con il Comando tedesco e con quello repubblichino della Divisione ” San Marco Ci portammo all'albergo " Maio ” di Ponzone e qui iniziammo le conversazioni con due ufficiali che erano stati mandati dal nemico come ostaggi, a garanzia di quelli mandati da noi e che stavano trattando nella sede della " San Marco ” ».

Adami Rossi, Enrico

Generale di Corpo d’armata; n. a Cagliari nel 1880, m. a Roma nel 1963. Già comandante della 129a Brigata di fanteria « Peloritana II » (193536), della Divisione «Peloritana» (193638), della difesa territoriale di Firenze (193841), e di quella di Bari (194143), il 5.7.1943 venne nominato comandante della difesa territoriale di Torino. Durante i 45 giorni del governo Badoglio (v.) fece sparare in più occasioni sugli operai torinesi; l’8 settembre si rifiutò di consegnare le armi al Comitato del Fronte Nazionale e, nel pomeriggio del 10 settembre, inviato un suo ufficiale a offrire l[...]

[...]e di Firenze alla fucilazione alla schiena, a degradazione e a confisca dei beni. Tale sentenza fu in seguito annullata dalla Corte di cassazione e l’A.R., reintegrato nel grado, fu considerato in congedo dal 9.8.1943.

Gli eccidi di Torino

Nel pomeriggio del 26.7.1943 il Comitato del Fronte Nazionale di Torino, accompagnato da un magistrato, l’avvocato Peretti Griva, e da! senatore Alfredo Frassati, si recò in visita ufficiale dal generale Adami Rossi, comandante la difesa territoriale e investito dal governo Badoglio di pieni poteri per la piazza di Torino. La risposta del generale fu esplicita: « Grazie dell'offerta di collaborazione; ma il Comitato se ne vada subito, altrimenti lo faccio arrestare ».

In ottemperanza alla nota circolare BadoglioRoatta, nei giorni 28 e 29 luglio A.R. fece sparare contro gli operai torinesi che avevano proseguito lo sciopero e manifestavano per la caduta del fascismo chiedendo la pace. Non si è mai potuto stabilire il numero esatto delle vittime, ma esistono documenti irrefutabili, due sgrammaticati enc[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 187

Brano: [...]ine » sono sempre costretti ad agire per legìttima difesa. In sede governativa si oppone un rifiuto costante, pervicace a qualsiasi volontà di inchiesta.

All'impunità che in tal modo viene praticamente assicurata agli uccisori e ai loro capi e mandanti, si aggiungono non di rado plausi, promozioni e altri incoraggiamenti. Prescindendo dalle stragi registrate nei 45 giorni del governo Badoglio (si vedano in proposito le voci: Bari, Eccidio di; Adami Rossi, Enrico; Reggio Emilia), e da quelle avvenute negli anni 194546 (nell’immediato dopoguerra, quando non sempre era possibile distinguere tra agitazioni economiche, lotte politiche, tentativi provocatori di gruppi reazionari) che insanguinarono particolarmente le regioni del Mezzogiorno, gli eccidi consumati dal 1947 in poi sono caratterizzati nei loro intenti di repressione antipopolare e classista.

1947

7 giugno: a Messina, durante un corteo dì disoccupati, 3 uccisi dalla polizia (Ludovico Maiorana, Antonio Pellegrini, Carlo Rocco).

15 novembre: a Cerignola (Bari), durante lo scioper[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 504

Brano: [...]uerra, fu emanata ai Comandi periferici, su ordine del Comando Supremo, la “circolare Roatta” (v. Roatta, Mario) che dava durissime disposizioni per l’impiego della truppa.

Il 26 luglio, in seguito a scontri con manifestanti, ci furono 11 morti, 11 il 27 e 43 il 28. In totale nei quarantacinque giorni ci furono 93 morti, 536 feriti e 2.276 arresti. Nello stesso periodo i Tribunali militari irrogarono pene altissime. Il Tribunale di Torino (v. Adami Rossi, Enrico) giudicò 437 imputati, accusati di infrazioni al coprifuoco, ostruzionismo al lavoro, manifestazioni sediziose, oltraggio, propaganda sovversiva e altre infrazioni alle norme sull’ordine pubblico; le pene detentive furono complessivamente di 429 anni, 10 mesi e 5 giorni. Vennero utilizzate per il servizio d’ordine pubblico 5 divisioni al completo e

6 parzialmente, sul totale di 17 divisioni presenti in Italia.

Il generale Roatta (v.), riferendosi alle divisioni inviate a Milano, Torino, Genova e Bologna, nel 1946 scriverà che le misure prese in questo senso, se « valsero ad assi[...]



da Contro ogni ritorno : dal fascismo alla Costituzione repubblicana : Provincia di Firenze, 2 giugno 1972 / \a cura di Claudio Galanti, Paolo Tinti, Giovanni Verni!, p. 84

Brano: [...]tà personale una causa di fondo della irrisolutezza e dell’abbandono dei capi e del conseguente collasso dei reparti. Sul piano della moralità elementare dei militari, un’altra causa fu il contrasto tra la fedeltà del sovrano ch’essi sorbivano col latte e la immoralità del “ tradimento ” dell’alleato, l’ammirato esercito germanico, modello di molti generali. Il comandante di Milano, Ruggero, fu un esempio del primo tipo; il comandante di Torino, Adami Rossi, fu. un esempio del secondo. Chi potè, si rifugiò contristato in campagna.

Ma fu la paura bleu dei tedeschi, spinta sino all’irragionevole, che annichilì in quei giorni tanta parte degli italiani. Vidi in via S. Margherita a Milano sfilare a passo cadenzato, in mezzo alla folla, subito ritiratasi sui marciapiedi, un caporale e quattro fantaccini tedeschi a bilanciarmi: nessuno si mosse, nessuno fiatò; e forse avevano più paura i tedeschi. A Voghera, un povero soldatino meridionale, scavalcato il muro di una grande caserma nella quale erano stati concentrati i nostri soldati, fuggì verso le[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Adami Rossi, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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